venerdì 22 ottobre 2010

[Lana d'Abruzzo]..sono io che ringrazio Lei!

..7 mesi fa scrivevo, per la prima volta della Lana d'Abruzzo e del Progetto Lana in questo post da cui riporto soltanto la parte specifica in cui se ne parla, non per un banale "copia e incolla" ma solo perchè a questo post è legato un episodio accaduto subito dopo e che è diventato per me un simbolo di questa storia in svolgimento, una spinta a viverla fino in fondo, uno stimolo per continuare..capirete presto perchè.


Il testo che segue fra le [...] ho deciso così che sarebbe diventato il Manifesto di questo progetto perchè contiene tutto, tutto ciò che serve per spiegare la tensione che porta con sè, la sfida che vuole sostenere e la passione che fa da motore. Per me dice tutto..e molto di più!
[La Lana 100% Abruzzo (una Merinos, di pecore Sopravissane) fa parte di un nuovo progetto Crea in fase di ultimazione e presto proposto sul web; questa bellissima lana la sto cercando su tutto il territorio, ne sto conoscendo provenienza e caratteristiche e sono sempre più convinta che deve essere rivalutata a pieno diritto, fatta conoscere alle amanti della lana naturale, reintrodotta per un uso nuovo inventando prodotti nuovi e assolutamente contemporanei.

L'appello e la partecipazione collettiva al progetto sarà rivolto a tutti, amanti del knitting e del crochet ma anche a fornitori, produttori, tessitori, artigiani che parlino di lana naturale d'Abruzzo. Il nostro intento sarà fare appello a tutti coloro che vorranno partecipare a questo progetto, diventandone membri attivi perchè desidereranno conoscere questa lana e il mondo che gira intorno ad essa, aprire un loro knit-cafè d'Abruzzo locale..venire a passare qualche giorno partecipando alla tosatura o ad un corso di tintura o di feltro, condividere idee, tutorials e guest tutorial, contest di design con
premi, fiere/mercato offline e online, acquistare
la Lana a prezzi vantaggiosi, Kit+Tutorials, conoscere il nostro bellissimo territorio e tantissimo ancora.. ma anche fornire servizi, materiali, informazioni e idee, incentivare l'artigianato locale e il design...ma dateci soltanto qualche settimana, ci stiamo lavorando ormai da mesi e tutto sarà visibile e chiaro per tutti!]


Quando ho pubblicato questo post...ero all'inizio di questa avventura, delle mie gite primaverili e poi estive fra montagne e mare..prima in montagna alla ricerca di pastori e allevatori poi lì al mare dove un tempo si lavavano le pecore arrivate dalla transumanza, si tosavano, si lavava la lana e finalmente si filava e tesseva, a conoscere filatori disponibili ma diffidenti..


Oggi quelle dinamiche sono cambiate..la filiera si è spezzata e fra la tosatura e la filatura si va fuori per completarla..fuori regione..ma questo è un altro argomento su cui torneremo.

..ed ecco la storia..
Un giorno ricevo una mail una gentilissima mail
in cui mi si chiedeva se vendevo la lana e come si poteva acquistarla.

La "lana d'Abruzzo" era stata la parola inserita su Google quel giorno in cui un'anziana mamma aveva richiesto a sua figlia un ultimo desiderio come regalo per il suo compleanno.. Lana d'Abruzzo..per fare una coperta a punto tunisi..un desiderio non da poco visto che il ricordo indelebile di questa lana era così lontano che con molta diffidenza si cercava di soddisfarlo. Internet e una amorevole figlia ci stavano provando.

Così dall'Abruzzo sono partiti i primi 4 kg di lana direzione Milano..e solo qualche giorno dopo ricevo una telefonata..un'idimenticabile dolcissima telefonata.

Una gentile signora, dalla voce stanca ma ancora distinta e decisa chiedeva di me..le è bastato dire il suo nome, che conoscevo come destinatario del pacco per capire chi fosse.
Ho pensato a qualche problema..il pacco manomesso, un giudizio critico
sul prodotto qualcosa di imprevisto sicuramente..e invece la gentile signora mi aveva chiamata per dirmi "GRAZIE"..grazie per cosa?

Aveva aperto il grande pacco che aveva atteso trepidante,
e si era ritrovata di colpo con la faccia immersa fra la lana, se l'era portata al petto, sul viso toccandola, stringendola a sè e quel profumo di sapone misto a lanolina le avevano riportato di colpo alla mente ricordi sotterrati da troppi anni di vita vissuta;

..il suo racconto..un'infanzia vissuta nel Gargano
 in cui si aspettava la primavera per vedere ritornare le pecore, si assisteva tutti insieme al bagno in mare, la tosatura, il lavaggio della lana..ma anche poi alla fine..con le donne si partecipava alla filatura e alla tessitura, si insegnava alle bambine a lavorarla con i ferri o l'uncinetto, si scambiavano idee e consigli..un rito..un antico rito che raccoglieva l'intera famiglia in un unico indimenticabile evento.

L'ultima volta lei aveva 11 anni e la guerra l'avrebbe poi portata lontana da quei luoghi e da quei ricordi..ma non li avrebbe mai cancellati tanto che al solo profumo di lanolina che da una scatola si era profuso in tutto l'ambiente aveva fatto riemergere e trasformare un ricordo ancestrale così profondo in una fantastica nuova esperienza da vivere.


Grazie per aver fatto emergere quei ricordi, azioni e volti; grazie per aver realizzato il suo sogno..un ultimo sogno forse l'ultimo della sua vita materializzato in una coperta..da lasciare a sua figlia..grazie per voler far vivere questa esperienza anche ad altre persone...perchè è un'esperienza speciale.


Un grazie e un augurio che sono diventati un monito ad andare avanti, per non fermarmi e per credere in questo progetto, quello del manifesto..proprio quello e non qualcos'altro, pensato guardando alla natura, alla storia, al territorio, alla situazione economica di oggi, alla creatività al vero concetto di made in Italy non necessariamente industriale. 

Un pensiero unico che porta con sè un valore perduto carico di significato da condividere e diffondere attraverso la creatività di tutti e che solo grazie a tutti può veramente diventare un pensiero forte che guarda al futuro, lì dove un futuro sembrava non esserci più.

Come scrivevo a LeiWeb parlando del Progetto "...non è il nostro un'atteggiamento romantico e malinconico rispetto ai vecchi sapori, è credere nel potenziale di un materiale così naturale, sano e ancora vivo nei giorni nostri, da usare per realizzare oggetti di uso comune, prodotti che crei vivendo un'esperienza speciale..tutta italiana, nostra" e ancora..viva.

E così è stato..abbiamo reperito per ora la lana, anche Lana Bio e "color pecora" introvabile in Italia, scelto 7 referenze e inserite nel nostro shop online.
Troverete anche quella mista (20% nylon 80% lana) versione moderna di questa lana (perchè meglio lavabile in lavatrice).

Partire dalla commercializzazione della lana non vuol dire per me semplicemente venderla...perchè credo che non sia sufficiente e che il Progetto Lana gli debba camminare accanto.
La vera scommessa sarà quindi altrove..

Ho inizato a creare i primi kit, kit facilissimi che insegnano con allegria ad usare l'uncinetto, tutorial fotografici facili da seguire e senza diciture tecniche per imparare a fare oggetti di Design e non più solo calzini da notte! (qui un approfondimento sull'argomento..)




Ho cercato le prime GuestBlogger con cui collaborare - sono ben accette tutte le proposte di tutorial very easy!, crochet, tintura, filatura.
Ho in programmazione due articoli importanti su una rivista on line e un'altra cartacea e sono in uscita le prime recensioni sulla lana e sul Progetto.
Sono su Ravelry, immensa comunità di knitting  mondiale..su FreendFeed in un gruppo di serissime ed espertissime knitter che mi bacchettano spesso sulle mani..FB mi ospita quotidianamente permettendomi di avere un contatto continuo e aperto con chi mi segue ma anche di condividere spunti, idee, lavori.


Tutto è (quasi) pronto già da tempo!
Inizialmente pensavamo di far partire tutto in un solo colpo ma poi abbiamo
pensato di far nascere la cosa con i suoi tempi e le sue storie da raccontare..e lavori e consigli da condividere,contest da lanciare e organizzare, eventi, meeting da programmare..proposte da valutare e questa attività non sarà soltanto la mia ma di tutte le persone che vorranno essere coinvolte in questo Progetto credendoci e offrendo la loro esperienza o semplicemente alimentando e soddisfacendo la propria curiosità.

Una missione difficile, un obiettivo quasi utopistico a cui però mi piace credere per lo spirito sociale e collettivo che porta in sè e che coinvolge tutto e tutti.

Sapete qual'è per me la vera scommessa?
..eliminare la diffidenza, mista a malinconia e tendente alla scommessa, espressa dai produttori di lana e dai tessitori quando li ho conosciuti la prima volta a cui non ho potuto ben spiegare il Progetto perchè a loro saranno solo i fatti a dimostare il contrario!

La scommessa parte da qui..grazie per aver letto tutto..non è stato facile ma spero che la storia continui..a partire da chi la storia l'ha saputa leggere fin qui.

(..dedico questo post alla Signora I. per aver sfidato tutto e tutti nel cercare questa lana e per il suo racconto così vero e così emozionante che mi ha permesso di andare avanti e giungere fin qui! ..sono io che ringrazio Lei..)
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32 commenti:

pandora 22 ottobre 2010 alle ore 16:04  

...che post bellissimo, che progetto affascinante...e che forza nelle tue parole.
grazie a te per la tua passione, spesso riesci con la tua energia a darmi una scossa, proprio quando serve...
forza lana d'abruzzo ;)

Anonimo,  22 ottobre 2010 alle ore 16:22  

....come dicevi tu quando eri impegnata a scrivere,questo post,eri in sala parto ,dove nascono le piu' belle sensazioni al mondo ....ecco e' questo che oggi hai regalato..tante meravigliose sensazioni,come avviene sempre quotidianamente...grazie...auguri per tutti i tuoi meravigliosi progetti....patriziaLuciano.

cucinalkemika.blogspot.com 22 ottobre 2010 alle ore 16:25  

Questa storia bellissima mi ha commossa, perchè parla della nostra terra, della nostra gente, della nostra storia, perchè profuma di lana. Grazie, ho le lacrime... ti adoro

ellicrea.blogspot.com 22 ottobre 2010 alle ore 16:53  

E' sempre bello ed emozionante leggerti... non mi sono persa neanche una parola!! Credo in questo tuo progetto sin dai primi giorni in cui me ne hai parlato... la lana è bellissima e avrà un grande successo!!!
Grazie per la tua generosità nel condividere con noi questi momenti speciali e tutto ciò che crei.
Un abbraccio
Elisa

CriCri 22 ottobre 2010 alle ore 17:12  

Ciao Roberta,
come dici te, se sono arrivata sino alla fine di questo lungo post è perchè anche io ho ricordi dolcissimi di questa terra e delle sue montagne.. credo fermamente in questo progetto ma non saprei proprio come e dove mettere il mio contributo.. seguirò il suo evolversi e con estremo piacere ed orgoglio se potrò parteciperò in qualche modo lo farò..
se te hai idea di come e cosa posso fare ne sarei felice..
l'unica cosa che mi viene in mente è proporre tutorial di amigurumi o piccole creazioni all'uncinetto..
fammi sapere se la mia grande passione per l'uncinetto può essere utile.
Per ora ti abbraccio forte e ti ammiro
CriCri

mammamichi 22 ottobre 2010 alle ore 18:40  

non ho parole... è meraviglioso! ti faccio tantissimi auguri, ma sono sicura che sarà un successo!
W l'Abruzzo!!

Mariag 22 ottobre 2010 alle ore 19:58  

che emozione leggere questa favola!
grazie a te che stai portando questa favola nella nostra vita quotidiana

AbcHobby.it 22 ottobre 2010 alle ore 21:28  

leggere le tue meravigliose parole mi ha portata tra le colline della tua bellissima regione, ad inseguire i greggi, ad annusare aria pura e profumo di lana!!!
un grosso in bocca al lupo per la tua avventura... sai come mi sta a cuore l'argomento... sapere che tanta lana viene buttata via mi fa stare male!!
recuperiamo questo bene prezioso che la natura ci dona ^_^

bacioni eli

lineecurve 22 ottobre 2010 alle ore 21:54  

Quello che ho letto qui mi ha emozionato, e mi ha spinto a credere ancora di più che a volte nella vita bisogna avere il coraggio di sfidare tutto e tutti per seguire i propri sogni!
Vai avanti!! :)

elena fiore 22 ottobre 2010 alle ore 22:30  

La passione! Sarebbe davvero un peccato, vivere una vita, senza averne provata una: sia essa declinata sotto qualsiasi forma.
La passione ti fa sentire sospesa, rapita, assorbita ... e tutto il resto è fuori!
E quella vibrazione che solo LEI sa darti,
l'ho avvertita tra le righe del tuo post.
In bocca al lupo per questa tua nuova avventura.
Buone creazioni.
Buone, sane, passioni.
e°*°

Calliope 22 ottobre 2010 alle ore 23:18  

Ho scoperto da poco questo tuo bel blog, ed ora trovo questo post assolutamente meraviglioso ed emozionante... Grazie, tornerò presto a trovarti!

Laura 22 ottobre 2010 alle ore 23:30  

Ciao, che bella storia, mi ha commosso! Io non so fare la maglia nè l'uncinetto ma ho sempre visto mia nonna farla e spesso penso che vorrei provare, ma visto che non sono molto paziente dovrei trovare qualcosa di semplice e veloce!
Seguirò il tuo progetto con piacere e ti faccio un bell'in bocca al lupo!

Unknown 23 ottobre 2010 alle ore 09:47  

Che bello....questa sì che è vita!!

Anonimo,  23 ottobre 2010 alle ore 13:23  

cara Roberta sono emozionata per tutto quanto scrivi e per la passione che esprimi !...all'Abruzzo, terra aspra e generosa,ci legano ricordi " familiari ", tu sai bene...e questi legami sono sinceramente "amorosi"!!
sei forte
nonna papera

Anonimo,  23 ottobre 2010 alle ore 14:55  

ciao roberta ,ho le lacrime agli occhi x quello che ho letto.mi ricordo anche io quando ho cominciato a lavorare all'uncinetto con quelle lana ,che erano lane !nn quelle di oggi che devi stare attenta ,se no ti metti il petrolio indosso.certo avere lana che è al 100x 100 ,è un amore lavorarla!!!

Giulianadicuore 23 ottobre 2010 alle ore 19:05  

sono di origini abruzzesi, delle montagne...
Sono per natura nostalgica, vedere quelle montagne,
mi fa sentire triste e malinconica, qualcosa che mi manca e che (forse) un giorno potrà essere un sogno concretizzato e quindi anche fiduciosa per un futuro diverso quello sempre sognato.
Da umile chocheter quale sono e granny maniac ho
un piccolo tutorial da proporre...
Se vorrai sono disponibilissima!

Giuliana

p.s. grazie per questo scorcio d'Abruzzo.

viola 24 ottobre 2010 alle ore 00:08  

Post bellissimo e commovente... E mi ha ricordato sprazzi della mia infanzia. Sono piemontese e anni fa mia nonna, nelle Langhe, aveva le pecore. Non ho mai visto la tosatura, ma mi ricordo lei, sempre vestita di scuro, con una piccola crocchia di capelli bianchi, che, seduta su una sedia di vimini, vicino alla stufa, filava la lana. Ne aveva un ciuffo messo in cima ad una canna aperta in alto, chiamata "rocca", e poi filava e l'avvolgeva su di un attrezzo di legno, chiamato "fuso".
Ma il lavoro non finiva lì. Faceva i gomitoli e da quelli sferruzzava in tondo, con 4 ferri, calze e calze per i suoi figli, che erano 9!!!
Le sue mani si muovevano veloci, il capo un pò chino.... Quanta nostalgia!

Federica 24 ottobre 2010 alle ore 16:52  

Le vorrei qui,tra le mie mani,quelle meravigliose nuvolette di lana... Stringerle, respirarle, immaginarle trasformate...
Quanta bella energia in questo post, a riprova che con la passione si puo' arrivare dove si vuole!!
Sei forte!
Fede

Certain Creatures 25 ottobre 2010 alle ore 12:16  

Che bello questo post.. Che bella storia! bello leggere ogni parola ed unirla alle immagini calde ed "accoglienti".
Brava come sempre..
un abbraccio
Francesca
ps
quelle cuffiette... STUPENDE

Vivì 26 ottobre 2010 alle ore 00:19  

Complimenti per questo bellissimo post,
e per questa nuova scomessa che sa davvero
di buono...a 360°
complimenti
Vivi

Vero al 100% 26 ottobre 2010 alle ore 10:31  

Grazie a te per queste emozioni. Sono rimasta senza parole! In bocca al lupo per il progetto!

Anonimo,  26 ottobre 2010 alle ore 21:28  

Ciao Roberta, storia bellissima che hai raccontato, con un lieto fine, caldo e profumato di buono, e ne ho tra le mani un frammento.
Seguo da un po' il tuo blog e i tuoi entusiasmi, ed ero in attesa di questo filato che racchiude storia, cultura, tradizione e amore. Nel pomeriggio ho aperto la scatola ed è stata una delizia, fin dalla confezione, che mi è un tantino dispiaciuto disfare, al toccare le matasse... concluderò la giornata smatassando la prima, non so ancora cosa farne, di sicuro qualcosa che sarà spesso con me.
Ti (e mi! :-) ) terrò aggiornata, buona continuazione di sogni che si fanno realtà, ciao, Rosaria

Giada Creazioni 9 dicembre 2010 alle ore 15:31  

Roberta è un racconto emozionante, mi ha davvero commosso, tanto più che io sono abruzzese anche se da 4 anni vivo in Sicilia. Ho immaginato luoghi, profumi, sapori, volti della mia infanzia e rivissuto quando dall'età di 6 anni d'inverno trascorrevo i pomeriggi accanto al fuoco con la mia adorata zia paterna che faceva le calzette da notte con una lana naturale, la stessa che usava anche per riempire i cuscini.. Non so di che lana si trattasse ma so che era naturale, posso dirlo con certezza per via dell'odore e della consistenza e perchè mai più nella mia vita ho ritrovato una lana simile benché la cercassi nella memoria e inconsciamente la desiderassi, quindi esaudirai anche un mio desiderio! Io sperimentavo, mi piaceva il contatto con quel materiale soffice ma compatto, e cercavo di realizzare qualcosa (per lo più lavoravo all'uncinetto mentre mia zia lavorava con i quattro ferri)che potesse attualizzare e rendere davvero funzionale e spiritoso quel gomitolo di lana.. Oltretutto mia zia usava solo quella e io cercavo di spezzare e arricchire il bianco panna con bottoni colorati... Ho ancora un portapenne fatto con quella lana e i bottoni, dovrei fotografarlo e ccondividerlo... ripeto, non so che lana fosse, abruzzese però lo era di sicuro.. ;) E poi ho un vago ricordo di mia zia che arrotolava le matasse insieme alle sue amiche fino a formare una palla... Ho voluto condividere qui la mia esperienza e di sicuro parteciperò al progetto... e come non potrei?!
Ti abbraccio e ti ringrazio per questo post che per me è tutta un'opportunità: è tutto un ricevere, ricevere emozioni, ricordi, profumi e spero di poter dare a mia volta, perchè questo progetto richiede impegno, volontà e caparbietà ma soprattutto racchiude in sé un grande atto di Amore, e l'amore smuove le montagne.
Giada

unideanellemani 9 dicembre 2010 alle ore 23:01  

Roberta...ho solo una parola da dirti:
CHAPEAU!!!

Anonimo,  11 dicembre 2010 alle ore 07:35  

Ciao Roberta e Ciao Giada,
vorrei rivolgermi a Giada. Infine a Roberta.
Giada, ti ricordi di Mimi'? Arrivava con la sua bancarella una volta a settimana (non dico dove perché è bene che alcune cose restino tra noi...).
Proprio da lui moltissima anni fa, acquistai una matassa di lana Abruzzese. Ascoltai le sue raccomandazioni sul lavaggio della stessa. Ok, pensavo tra me, a Roma provero'. Chissa' poi perché non lì.. visto che l'aria era di certo migliore di quella romana! Misteri della psiche.
Lui, (Mimi') era formidabile. Un venditore incredibile di...tutto! Corredi interi bellissimi e di gran qualita’. Non dimenticava nulla Mimi’, l'anno dopo ricordava esattamente cosa avevi acquistato da lui l'anno prima e quanto avevi speso. Una persona squisita e seria. Ce ne sono poche ora così. Ma di certo non fanno per me. Non a caso ancora parlo di lui e non sono la sola.
Grande Mimi'... dormiamo ancora tra le lenzuola acquistate da te sai? E mio figlio usa il piumune “di Mimi”. Così lo chiamiamo.
Credo tu abbia smesso di viaggiare tra i monti Mimi’, la mia è solo una supposizione ma 3 anni fa non c'eri. Mi pare ci fossero tuo figlio e tua moglie. Solito banco, stesso appostamento.
Quando mi vedevi durante "l'esate della matassa" (e non solo), ti raccomandava: fai come ti ho detto io eh ! …Certamente Mimi'.
Arrivata a Roma, probabilmente ho sbagliato qualcosa e... quella stupenda matassa si infeltri’ clamorosamente. In mani migliori delle mie non sarebbe accaduto. Non sono una brava Knitting (si dice così?). Subisco pero’ da sempre, l’incanto dei materiali manifatturieri, in modo particolare quelli naturali.
Mi hai fatto ricordare tutto cio’ Giada e mi chiedo se per caso tua nonna usava le matasse di Mimi’.
Ricordi a parte… il progetto partirà. Le emozioni, i ricordi, ci uniscono ricamando a dritto e rovescio, a maglia bassa e alta il nostro “ BUON NUOVO GIORNO, FUTURO!”
A presto…
Ernesta (Lella per gli amici)

AbcHobby.it 24 febbraio 2011 alle ore 10:34  

Roberta!!!!!!!!!!!!!!!!
che grande sorpresa ci hai fatto!!
Ho appena letto sul blog di Donna che ci procuri tu i velli per il workshop sulla filatura!! Wow... sono stra-emozionata!!
Potrò toccare con mano la meravigliosa lana d'Abruzzo!!

bacioni eli

Rosalia:larosacreativa 3 agosto 2011 alle ore 13:39  

Ciao Roberta, da pochi giorni ho scoperto il tuo blog e mi sono innamorata dei tuoi/vostri bellissimi lavori! Complimenti a tutte e 3!
Ho inserito il link del tuo blog sul mio, tra i miei preferiti e appuntato sulla mia bacheca Pinterest.
Nei prossimi giorni continuerò a leggere tutte le informazioni che dai sulle Lane d'Abruzzo, sono molto interessata, mi piace lavorare a maglia7uncinetto e la lana bella è importante!
A presto
rosalia

Anonimo,  16 agosto 2011 alle ore 20:17  

E se uno vive in Abruzzo può passare a prenderla o deve per forza comprarla on-line?
Lana a Km zero, che ne dici?
Paola

Giusy Jdeebella 15 ottobre 2011 alle ore 12:14  

Affascinata e non vedo l'ora di provarla!

Officinadellincanto 18 ottobre 2011 alle ore 15:43  

non ci sono parole,solo emozioni.Tu ne regali generosamente tante.commossa già dalle prime righe,commossa da tutta questa passione che "scalda"come la tua lana anche attraverso questo monitor.Tutte noi ringraziamo questa Signora che ci ha permesso di vivere con te questo grande sogno.Lo alimenteremo ogni giorno con tutta la nostra passione perchè ti arrivi tutta la nostra forza per andare avanti.
e nessun grazie può esprimere ciò che si sente ma semplicemente continua a nascere sulle labbra...e allora grazie!e tutto di un fiato!
nicoletta

Annalisa 16 settembre 2012 alle ore 21:56  

è vero.....anche per il ricevere il tuo pacco è stata una vera sorpresa.....continua così
Bellissima questa storia che sa di magia

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...ero "creativa" anche a 6 anni, passai un'estate a fare collanine da vendere ai tedeschi del campeggio, a 15 cucivo vestiti per me e le mie amiche, a 25 realizzavo plastici per l'Università di architettura, a 40 mi dedico al cucito creativo. Mia figlia di 4 anni è come me. Spero che lei non disperda le energie.

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