domenica 29 giugno 2008

[Luoghi] Una domenica al mare: tolleranza, integrazione, condivisione

Prima domenica al mare tutti e tre insieme nella nostra spiaggia dell'armonia, Cerrano like California. Ore 8,30 eravamo già lì. La torre lontana, poca gente sparsa per la lunga spiaggia costeggiata dalla pineta risuonante di cicale. Sole, caldo, venticello che ti frega, e ti ritovi tutto rosso dopo la doccia!!



Intanto la gente "calava" e le cicale sovrastate da nuovi i rumori, rumori che tendevano ad aumentare insieme a quei piccoli fastidi, sonori e visivi che tanto agiscono, per difesa sulla nostra pazienza. Tanta tolleranza e tanta pazienza per il vicino d'ombellone che mena il figlio, che piange per 30 minuti, e quelli che giocano a pallone fra la gente che passeggia o sosta sulla spiaggia, e gli strilli, e gli schizzi e "Mammmmaaaaa guardaaaa" 20 mt più in là, nell'acqua.

Tolleranza ok, integrazione q.b., condivisione zero.

Fra le cicale, gli strilli, e le risate fragorose dopo la solita battuta da spiaggia si intrasente un battere di Bonghi (si scriverà così?) arrivare dalla pineta. Rumori che quando abbiamo smontato baracca e burattini verso le 12,00, (sole quanto basta...leggete qui) c'erano ancora. Ci incamminiamo, mia figlia piagnucolosa, il papi smontava..entriamo nella pineta, già affollata di "sale da pranzo" con gente già ruminante, e da lontano vediamo un gruppo di persone e il suono provenire da lì, verso l'uscita della pineta, vicino al mitico chalet del "pane e prosciutto" di campagna. Un gruppo di circa 20 persone di cui metà dedite a suonare musiche africane per un gruppetto di ragazze istruite da una bella e sinuosa senegalese. Ho avuto una gran voglia di mettermi a ballare ed ho anche un mini video fatto con la digitale che prima o poi posterò.

L'atra metà, tutti pezzi di ragazzoni di un bello esorbitante gestivano bancarelle di artigianato africano, arazzi dai colori della terra e del nero, stoffe, borse e vestiti. L'atmosfera era veramente strana, per la prima volta assistevo in questo posto ad un incontro del genere.

Il gruppo è di Roma, gira per l'Adriatico, domenica prossima saranno a Roseto in uno stabilimento che, se non ricordo male, si chiama "Mediterraneo". Portano in giro la loro musica, i loro balli, i loro prodotti, la loro storia e si portano dentro, spesso, una storia di sacrifici e umiliazioni, ma anche di riscatto per aver creato qualcosa da trasmettere, tanto da offrire e finalmente da insegnare. Ho amici senegalesi, Pescara per questo è una cittadina molto tollerante, non si nascondono ma sono molto integrati (governo permettendo!), nessuno di loro si lamenta, c'è rispetto reciproco, sono gentili, allegri, disponibili alla chiacchiera e se gli domandi del loro paese ti raccontano cose lontane, il sapore e il dolore di una terra da cui scappare ma che rimane loro nel cuore.

Bene, per chi viene da lontano, la tolleranza non so cosa sia, non serve esercitarla, l'integrazione è totale, sento che sto imparando qualcosa di nuovo, la condivisione delle loro scelte e della loro forza mi appartiene da sempre.

Vi piace questo vestito? E' in tessuto WAX quello di cui parla BriekeBrok qui e qui. E' un "Guaranteed Real Wax 802142" stampato sulla stoffa e fatto coincidere sul risvolto del retro del vestito, come fosse un etichetta. Cucito velocemente, con fili scelti a caso, da ricucire in alcuni punti ma in realtà da modificare perchè il modello non mi pare africano ma occidentalizzato, a meno di smentite di Vera appena ritornerà in Africa e a cui chiederò inoltre se ne sa leggere la provenienza sociale e i simboli riportati. Scollatura profonda, giro seno da "tette piccole" lunghissimo e difficile da mettere ma soprattutto togleiere. (sembrano delle caratteristiche improvvisate!). Difficilmente trovo vestiti da donna africani qui a Pescara...l'ho preso al volo, per la stoffa, per quella parte di originale che aveva, il resto non importa. Lo sconto non lo chiedo mai, l'ho pagato 25 Euro, mi pare onesto.

Una domenica al mare: per tutti, integrazione e condivisione per tutti!
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4 commenti:

RID 30 giugno 2008 alle ore 22:38  

Qué bonitas sandalias!!!! El vestido también es muy bonito!!!

Anonimo,  1 luglio 2008 alle ore 11:07  

Che bel vestito! complimenti per la scelta! il racconto della giornata al mare è interessante! (a proposito grazie per il link ;-)) A presto B

Zarinaia 5 luglio 2008 alle ore 08:36  

Il vestito è davvero molto bello, complimenti per la scelta. Grazie per il link e le informazioni sui tessuti africani...non ne sapevo proprio niente...mi si è aperto un mondo nuovo!
Ciao.
Eleonora

Anonimo,  14 ottobre 2009 alle ore 15:14  

Non hai idea di quanto siano belli e colarati i vestiti senegalesi....sono proprio l'ideale per i tuoi lavori fantastici e carinissimi!!!!


Quando ci torno (o se mio marito si ricorda ma non garantisco nulla) ne porto in Italia e barattiamo!!! CIAO da TATIANA

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...ero "creativa" anche a 6 anni, passai un'estate a fare collanine da vendere ai tedeschi del campeggio, a 15 cucivo vestiti per me e le mie amiche, a 25 realizzavo plastici per l'Università di architettura, a 40 mi dedico al cucito creativo. Mia figlia di 4 anni è come me. Spero che lei non disperda le energie.

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